Nonostante l’emergenza sanitaria e la crisi economica, il mercato ortofrutticolo in Italia continua a registrare numeri incoraggianti. Stando al rapporto “Focus Ortofrutta”, l’Osservatorio dedicato al mercato dei prodotti ortofrutticoli, il settore ortofrutticolo non ha registrato alcun calo
E c’è di più: gli italiani danno sempre più importanza a elementi quali origine italiana, stagionalità e freschezza dei prodotti. Ecco perché, aprire un negozio di ortofrutta, può rappresentare un investimento a lungo termine.
Seguire la procedura burocratica
Come per qualsiasi attività commerciale, anche l’apertura di un negozio di ortofrutta prevede la richiesta di determinati documenti, l’osservanza della normativa vigente, soprattutto in materia sanitaria e il rispetto di determinati requisiti.
Requisito chiave è l’apertura della Partita Iva, con conseguente iscrizione al Registro delle Imprese. Dopodiché bisogna segnalare al Comune la dichiarazione di inizio attività e ottenere le certificazioni necessarie per un negozio in cui si maneggiano generi alimentari. In particolare, bisogna essere in possesso dell’HACCP, un protocollo riconosciuto a livello internazionale per identificare e gestire i rischi legati alla sicurezza alimentare. Per ottenerlo è necessario seguire e superare il corso HACCP.
Bisogna poi ottenere l’agibilità del locale, che verrà valutato da un’ispezione della ASL, che dovrà valutare la sussistenza dei requisiti necessari e il rispetto delle norme igieniche. Non meno importante è la scelta dei fornitori, che devono assicurare la qualità e genuinità dei prodotti: a tal proposito meglio puntare su produttori locali, per una filiera a km zero.
Valutare il mercato per l’attività
Come ogni altro progetto, è importante partire sempre con le ricerche di mercato. Questo passaggio ti consentirà di sapere se l’ubicazione pianificata del negozio di ortofrutta offre un’opportunità commerciale.
La ricerca di mercato consiste nella raccolta di dati che ti permetteranno di anticipare le abitudini dei tuoi potenziali clienti. Al termine di questo studio, quindi, sarà possibile determinare una fascia di prezzo, che rappresenterà il budget che i consumatori destineranno all’acquisto della frutta.
Oltre alle medie di spesa dei consumatori, sarà anche possibile determinare la loro frequenza di acquisto e i prodotti di punta. Uno studio di mercato ti permetterà anche di determinare in quale stagione o in quale periodo il numero di vendite riuscite diventa importante. Infine, durante questa analisi, dovrai condurre anche uno studio competitivo sul numero e sulla qualità degli altri punti vendita.
Trovare un locale dove vendere la frutta
La posizione del negozio gioca un ruolo importante nel successo di un’azienda. In effetti, c’è maggiore probabilità di attirare clienti in un luogo trafficato come il centro città, un’area pedonale e persino lungo una strada trafficata. Al contrario, trovarsi in un vicolo vuoto non facilità gli affari.
In primo luogo, evita di stabilirti troppo vicino a un concorrente assicurandoti che il luogo prescelto sia ben frequentato. È quindi importante che il punto vendita sia facilmente accessibile ai consumatori, meglio ancora se dotato di parcheggio.
È inoltre necessario che i locali scelti siano abbastanza grande da poter ospitare viveri e scorte. Avrai quindi bisogno di un luogo che possa ospitare le bancarelle espositive, un magazzino per poter gestire le scorte e un software gestionale adatto alle tue esigenze e ovviamente un locale adibito a servizio igienico.