Cantare è una disciplina totalizzante per chi ha i mezzi per calarsi del tutto dentro questa sfera. Secondo oroscopissimi.it, per qualcuno riesce addirittura a liberare la mente. Si impara un determinato tipo di respirazione che può aiutare a gestire meglio le situazioni di stress, inoltre è un ottimo modo per allenare tutto il corpo perché per cantare serve una fisicità libera da contratture e impedimenti. Alla base di tutto c’è il divertimento che, in questa attività non deve mai mancare! Nei prossimi paragrafi troverai alcuni consigli che potranno tornarti utili se vuoi provare a cantare anche tu.
Gestire le emozioni: la chiave del successo
Cantare è pratica, dedizione, ma anche e soprattutto divertimento! A differenza di quanto molti possano pensare, la dedizione e lo studio sono fondamentali per riuscire a raggiungere un buon grado di consapevolezza delle proprie capacità, ma quando non c’è divertimento, non c’è un “buon canto”. La rigidità è la nemica numero uno di questa disciplina e, quando questa si manifesta, bisogna correre ai ripari, soprattutto per non farsi male. Divertirsi risulta utile in questo caso perché permette al corpo e alla mente di lasciarsi andare e di mettere in pratica inconsciamente tutte quelle cose apprese nella teoria.
Secondo oroscopissimi.it, cantare richiama a sé i propri sentimenti più profondi e non potrebbe essere più vero. Proprio per questo bisogna imparare a tenerli sotto controllo, per riuscire a lasciare sempre un piccolo spazio al divertimento, quello più leggero, per non farsi sopraffare dall’emotività troppo forte, che vanificherebbe tutto il lavoro intrapreso: il diaframma non generebbe il sostegno di cui si ha bisogno e la laringe si alzerebbe troppo, fino a stringere la gola.
Passo dopo passo nella tecnica: la gestione della respirazione
Per imparare a cantare, quindi, bisogna prima essere consapevoli di saper gestire le emozioni al meglio delle nostre possibilità, dopodiché bisogna fare esercizi sul diaframma, il muscolo del sostegno. Alcuni insegnanti ti farebbero sdraiare a terra con una pila di libri sull’addome da far alzare ed abbassare, tenendo un ritmo del respiro costante; altri opterebbero per la tecnica del serpente. Il nome bizzarro richiama la produzione della lettera “s” durante la fuoriuscita del fiato. Tecniche che dimostrano gli anni che hanno, direte voi, e non avreste torto; in alcuni casi, però, sono ancora molto utilizzate.
Dai vocalizzi alla pratica il passo è breve
Ma quando si inizia a cantare davvero? Adesso si potrebbe iniziare facendo qualche vocalizzo sulla “i” o sulla “o” e vedere il risultato. Se non pendi lezioni, sta un po’ a te capire se senti una certa intonazione o meno, ma questo conta poco. Più importante in questo momento è fare i vocalizzi per scaldare la voce e non farsi male. Man mano dovresti sentire sempre meno fatica e sempre più elasticità. Una volta terminato, sei pronto per sbizzarrirti sulle note delle tue canzoni preferite! Hai già deciso da cosa partirai? Musica pop, country, canzoni italiane, inglesi o americane? Se vuoi un consiglio, ti direi di partire da uno dei tuoi brani preferiti, cercando di non sforzare troppo sugli acuti che ancora non riesci a gestire. Hai appena iniziato, c’è tempo! Salta, balla, muovi il corpo per far sì che non ti crei nessun tipo di costrizione, soprattutto all’altezza della gola: se ti aiuta, canta a testa in giù, e sentirai che leggerezza!
Eccoci arrivati alla fine. Imparare a cantare è un percorso lungo che potrebbe non finire mai perché mira a raggiungere sempre la perfezione del momento, a sistemare il difetto. Ricordati sempre una cosa, però: se rimani un po’ stonato, ma cantare ti fa stare bene, non fartene un cruccio, non è poi la fine del mondo!