Vorreste visitare il Salento in auto? Allora dovete assolutamente leggere questo breve itinerario su quelle che sono le tappe principali del “Salento road trip”. In un altro articolo avevamo parlato invece di quali sono i 6 posti migliori da vedere nel Salento con i bambini.
Se il Salento, che si trova tra il Mar Adriatico a est e il Mar Ionio a ovest, ha ricevuto negli anni il soprannome di “Maldive d’Italia” lo è sicuramente per merito del suo paesaggio paradisiaco e per le sue splendide coste fatte di spiagge e scogliere. Parte della Puglia vanta anche un ricco patrimonio culturale, che viene corredato da un intreccio di tradizioni che ne hanno lasciato il segno nel corso dei secoli.
Visitare la costa ionica
Le ‘Maldive’ si trovano sul versante ionico. Alcuni dei posti più suggestivi qui sono Punta Prosciutto, Pescoluse e i parchi naturali di Punta Pizzo e Porto Selvaggio. Qui, il mare incontra dune di sabbia ricoperte da macchia mediterranea, tante piante sempreverdi che si trovano in tutto il Mediterraneo.
Invece, Porto Cesareo fa parte di una riserva marina perfetta per lo snorkeling, visti i suoi fondali che hanno caratteristiche subtropicali e pesci che di solito si vedono nei mari più caldi. Il paese ha isole naturali di fronte, come l’Isola dei Conigli, che si raggiunge solo in barca o semplicemente a nuoto.
Nella parte occidentale c’è Gallipoli, uno di quei posti che ha tutto. Il suo centro storico è un’isola trasformata in fortezza accessibile con un ponte di 500 anni. Le principali attrazioni sono il castello, la Cattedrale Sant’Agata e la Spiaggia della Purità.
Visitare la costa adriatica
Non ci sono “Maldive” sul versante adriatico del Salento, ma non è meno bello. Qui la costa frastagliata si trasforma in grotte e scogliere da esplorare in barca o durante lo snorkeling. Uno dei punti degni di nota è Il Ciolo, si tratta di un canyon sovrastato da un ponte alto 40 metri.
La piscina naturale della Grotta della Poesia, invece, consente di fare immersioni più accessibili di ‘appena’ cinque metri. Tra le tante grotte del versante orientale, la Grotta della Zinzulusa è una delle più spettacolari, tanto che a Natale ospita un Presepe!
Ci sono tante località e paesi del Salento che prendono nome da una torre, che in genere sono tutte state costruite nel XV e XVI secolo quando il Salento faceva parte del Regno di Napoli: Torre Lapillo, Torre Chianca, Torre Inserraglio, Torre Specchia Ruggeri, Torre dell’Orso.
E quest’ultima in particolare è una meta molto ambita da turisti e dagli stessi salentini, per la bellezza del suo mare, per la sua spiaggia, per la presenza delle cosiddette Due sorelle, due suggestivi faraglioni a poca distanza dalla spiaggia. Qui in zona, comoda anche per raggiungere a pochi km anche tante altre località in Salento, ovviamente non mancano le strutture ricettive, dagli appartamenti per andarci con gli amici ai villaggi turistici con tutti i servizi e i comfort per le famiglie con bambini. Due nomi tra quelli più conosciuti Araba Fenice Village e The Village Salento.
Un’altra meta fondamentale della sponda adriatica è Otranto, cittadina a calce affacciata sul mare azzurro. Il centro storico è protetto da Porta di Terra, una porta di epoca napoleonica.
Lecce e la campagna
La magia del Salento continua nell’entroterra, famoso per ulivi, vigneti e le tipiche masserie. Ci sono molti paesi con edifici storici ben conservati, quali Ostuni e Nardò, ma la città di Lecce è la più imperdibile di tutte. Nella piazza principale ospita un anfiteatro, che è stato scavato circa un secolo fa dopo che un ricercatore locale scoprì che l’area era stata eretta su rovine romane. Tra le vaste chiese leccesi, visitate il Duomo e la Basilica.
Cosa mangiare in Puglia
La cucina locale salentina unisce pasta, pesce, frutti di mare, burrata e verdure coltivate localmente come pomodori, melanzane e olive. Il piatto forte è la ciceri e tria (pasta con ceci fritti), la puccia, una focaccia ripiena di formaggi locali, salumi e verdure. Per dessert provate il pasticciotto, pasta sfoglia ripiena di crema pasticcera all’uovo, e il gelato al carosello, un frutto che sa vagamente di cetriolo.